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Pneumologia

Ambulatori e Chirurgie

La pneumologia è quell’area specialistica della medicina che si occupa della diagnosi e della terapia delle patologie che coinvolgono bronchi e polmoni. La visita pneumologica può essere richiesta per indagare la causa di sintomi quali l’affanno, i sibili durante la respirazione, la tosse persistente, l’espettorazione di catarro oppure disturbi respiratori nel sonno.

Tramite un’attenta visita specialistica, lo pneumologo si pone l’obiettivo di escludere, diagnosticare o monitorare un disturbo a carico dell’apparato respiratorio. Grazie ad un percorso clinico specifico per ogni condizione patologica, il paziente potrà migliorare la propria qualità di vita e la gestione domiciliare della terapia, prevenendo ricadute e arrestando o rallentando il più possibile la progressione di malattia.

Patologie

Tra gli accertamenti più importanti per una completa valutazione pneumologica che lo specialista può richiedere ed eseguire personalmente sono inclusi:

1. Spirometria semplice con o senza test di broncodilatazione farmacologica

La spirometria semplice è esame dirimente per identificare un quadro ostruttivo delle vie aeree. Tale reperto suggerisce la presenza di ASMA o BPCO, definendone lo stadio di gravità e la risposta alla terapia inalatoria.

Inoltre, la spirometria semplice può aiutare lo specialista nel sospetto di patologie di natura restrittiva, tra cui figurano le patologie intestiziali (Fibrosi polmonare idiopatica, postumi post-COVID-19), le patologie neuro-muscolari e le sdr da ipoventilazione (obesità, patologie della colonna vertebrale). La spirometria, infine, è utile nel percorso di valutazione pre-operatoria della chirurgia toraco-addominale.

2. Polisonnografia

La polisonnografia (PSG) permette di analizzare l’attività respiratoria, cardiaca e cerebrale durante le ore di riposo notturno. È un esame non invasivo che viene richiesto nel sospetto di disturbi del sonno e rappresenta il gold standard per la diagnosi della Sindrome delle apnee notturne con o senza sovrapposta insufficienza respiratoria.

3. Prick test per inalanti

Il prick test è un test allergologico in cui piccole quantità di allergeni sono introdotte nella superficie della pelle per stimolare un’eventuale reazione cutanea visibile. Viene utilizzato per individuare allergie respiratorie (asma, rinite e congiuntivite allergica) o alimentari. Gli allergeni inalanti che più frequentemente sono causa delle patologie allergiche sono la polvere, le muffe, i pollini, il pelo di animali e le graminacee.

Nel caso di positività ad uno o più allergeni inalanti, lo specialista innanzitutto fornisce istruzioni per una corretta prevenzione come consigli igienico-ambientali, comportamenti di evitamento all’esposizione dell’allergene oppure l’uso di mascherine outdoor. Inoltre, adegua un piano di interventi terapeutici alla condizione specifica del paziente che permetta di controllare e curare i sintomi dell’allergia e di conseguenza la sintomatologia respiratoria e/o patologia asmatica ad essa correlati.

Percorso ASMA allergico

L’asma è una patologia infiammatoria cronica caratterizzata da una limitazione del flusso aereo solitamente, o almeno nelle fasi precoci, reversibile nel tempo. Clinicamente si manifesta con tosse prevalentemente secca, sibili espiratori, disturbi notturni e senso di peso al torace.
Si distinguono prevalentemente due tipologie di asma:

  1. ASMA ALLERGICO: la cui causa è l’infiammazione sistemica allergica stimolata da “allergeni inalanti” che, in contatto con l’organismo, scatenano la sintomatologia respiratoria. Tale quadro di asma è tipicamente ad insorgenza infantile/adolescenziale ed ha un andamento clinico ondulante (con fasi acute e lunghe pause di benessere). Inoltre, se trattato correttamente e in maniera tempestiva, dimostra un’ottima risposta alle terapie standard con farmaci inalatori.
  2. ASMA NON ALLERGICO: la cui causa è legata a stimoli intrinseci dell’organismo, alla genetica, alla predisposizione familiare e a particolari condizioni (obesità, esposizione ad agenti tossici o infettivi, etc). Tale condizione di asma ha un’insorgenza più subdola, spesso in età adulta, determinando un quadro clinico persistente nel tempo. I pazienti affetti hanno una maggiore probabilità di progressione di malattia, un maggior numero di episodi acuti respiratori e una minore risposta alle terapie comunemente utilizzate.

La valutazione pneumologica di un paziente con asma passa attraverso una conferma diagnostica di OSTRUZIONE DELLE VIE AEREE. Il test principe nell’accertamento di ostruzione bronchiale è la spirometria. Questo è un test non invasivo, facile da eseguire in ambiente ambulatoriale, la cui durata è di 20 minuti circa.

In caso di identificazione di quadro ostruttivo, è necessario procedere testando la risposta del paziente ad un broncodilatatore (test di broncodilatazione), ripetendo dopo 20 minuti dalla somministrazione il test spirometrico. Qualora si documenti un miglioramento della funzionalità respiratoria maggiore del 12%, si possiedono tutti gli elementi per confermare la diagnosi di asma.

Altri accertamenti utili per una completa e corretta valutazione del paziente asmatico sono eseguiti al fine di identificare la causa scatenante dell’asma.

Tra tutti, rivestono particolare importanza i prick test per inalanti. Tramite la stimolazione di una reazione cutanea al contatto con determinati allergeni, si può stabilire la coesistenza di un’allergia ad agente specifico respiratorio in parte o del tutto causa delle manifestazioni asmatiche. Tali informazioni sono particolarmente importanti per scegliere una corretta terapia di supporto a quella inalatoria al fine di controllare e ridurre la sensibilizzazione e l’iperreattività bronchiale.

Infine, il paziente con asma allergico deve essere valutato a tutto tondo per individuare eventualmente altre coesistenti manifestazioni dell’infiammazione allergica sistemica. Le principali sono:

In considerazione di ciò, risulta di fondamentale importanza una valutazione multidisciplinare che comprenda gli ambiti dell’otorinolaringoiatria, l’allergologia e la dermatologia.

PERCORSO ASMA

Passaggio 1

Valutazione pneumologica

Con Spirometria semplice+Test di broncodilatazione farmacologica e Prick test per inalanti

Passaggio 2

Valutazione allergologica

Per individuare eventuali stati allergici affini (allergie alimentari, allergie da contatto, reazione a farmaci).

Passaggio 3

Valutazione ORL

Con rinolaringoscopia

Passaggio 4

Valutazione dermatologica

Percorso disturbi del sonno

La sindrome delle apnee del sonno è un disturbo legato ad un’aumentata collassabilità delle prime vie aeree durante il riposo notturno. Tale fenomeno genera delle fasi di apnea durante le quali, essendo interrotto il normale ritmo respiratorio, si limita l’afflusso di ossigeno nell’organismo.

Le cause di tale patologie sono:

Il percorso diagnostico inizia con l’esecuzione della polisonnografia cardio-respiratoria, un esame che, tramite un device indossabile durante la notte, analizza la funzione respiratoria (saturazione dell’ossigeno e sincronia della respirazione toraco-addominale) e cardiaca (tracciato della frequenza cardiaca). In caso di conferma di sindrome delle apnee ostruttive (in presenza o assenza di insufficienza respiratoria notturna) il paziente deve essere sottoposto ad ulteriori accertamenti pneumologici, il più importante è la spirometria, al fine di riconoscere eventuali quadri di ostruzione bronchiale concomitante.

Successivamente sono necessarie altre valutazioni specialistiche contestuali:

La terapia della sindrome delle apnee del sonno prevede innanzitutto la correzione delle cause che verosimilmente producono in tutto o in parte il disturbo (percorso nutrizionale per la perdita di peso, correzione di eventuali patologie nasali, monitoraggio delle patologie sistemiche). Una volta corretti questi elementi, la terapia si basa sull’utilizzo di un dispositivo notturno che, tramite l’erogazione di una piccola pressione, mantenga le vie respiratorie aperte.

La prescrizione di tale terapia passa per un periodo di prova in cui il paziente avrà a disposizione un dispositivo dal quale lo specialista trae informazioni riguardo l’adattamento personale e la risposta terapeutica. Analizzate tali informazioni, lo specialista è in grado di scegliere il modello e le caratteristiche più idonee ad ogni condizione specifica, dando quindi avvio al periodo di trattamento.

È necessario, poi, stabilendo un rapporto di fiducia medico-paziente, che la terapia sia ricontrollata ed eventualmente modificata e perfezionata nei mesi successivi, tramite colloqui e analisi delle registrazioni del dispositivo in uso.

PERCORSO DISTURBI DEL SONNO

Passaggio 1

Visita pneumologica specialistica

Più polisonnografia cardio-respiratoria+ spirometria semplice

Passaggio 2

Visita orl + rinolaringoscopia

Passaggio 3

Valutaz Visita endocrinologica/nutrizionaleione ORL

Passaggio 4

Visita cardiologica+ ecg

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