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Ginecologia Estetica e Funzionale

Ambulatori e Chirurgie

ATTIVITÀ DEL REPARTO DI GINECOLOGIA ESTETICA E FUNZIONALE

Che cos’è la ginecologia estetica e funzionale?

La ginecologia estetica e funzionale si propone di migliorare l’aspetto e la funzionalità dell’apparato genitale femminile, che, a causa di condizioni sia fisiologiche che patologiche, tendono inevitabilmente a peggiorare.

Quali sono le patologie ginecologiche trattate?

  • Atrofia uro-genitale
  • Incontinenza urinaria
  • Prolasso vaginale
  • Vulvodinia
  • Lichen sclerosus
  • Cicatrici vulvo-vaginali
  • Cistite interstiziale
  • Ipertrofia delle piccole labbra
  • Ipotonia delle grandi labbra
  • Lassità delle pareti vaginali
  • Alterazioni della pigmentazione vulvo-perineale
  • Condilomatosi vulvo-vaginale

Come si fa la diagnosi?

Visita ginecologica + ecografia pelvica.

Procedure

  • Terapia medica locale
  • iniettabili
  • Laserterapia (CO2, erbium-Yag)
  • Radiofrequenza
  • Elettroporazione
  • Onde elettromagnetiche focalizzate ad alta intensità (HIFEM)
  • Chirurgia ambulatoriale

Strumentazione

  • Radiofrequenza (Exilis Ultra Femme 360)
  • Elettroporazione
  • Laser CO2 (PixelCo2)
  • Onde elettromagnetiche focalizzate ad alta intensità (Emsella)
  • Peeling (dermamelan Intimate)
  • Iniettabili (profhilo, prp, bioexpander, bioregen, lilith)
  • carbossiterapia
  • Lettino ginecologico
  • Manipoli monouso

Trattamenti

  • Visita ginecologica + consulenza specialistica + ecografia pelvica
  • Laserterapia
  • Radiofrequenza
  • Elettroporazione
  • Seduta con HIFEM
  • Iniettabile filler/biostimolante
  • Iniettabile PRP
  • Escissione di neoformazioni
  • Labioplastica non chirurgica

Vuoi prenotare una visita di Ginecologia Estetica Funzionale alla Clinica Parioli di Roma?

Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Tutto quello che dobbiamo sapere del nostro pavimento pelvico

Il pavimento pelvico è una struttura osseo muscolare che partecipa a diverse compiti fondamentali come mantere degli organi pelvici (vescica,uretra, retto e utero) , mantenimento della continenza urinaria e ano-rettale, di espulsione del feto durante il parto e ruolo imprescinibile nel rapporto sessuale.

Conoscere e conservare coretteza e la giusta funzionalità di questa struttura muscolare del nostro corpo permette dì contenere e gestire varie situazioni problematiche come prolassi(vescica, utero) incontinenza urinaria e fecale, infezioni ginecologiche ricorrenti,dolore cronico , emorroide e permette di mantenere uno stato di benessere in condizioni fondamentale sia per le donne come la gravidanza,il periodo post parto e la menopausa sia per uoimini in seguito a prostatectomia, intervento, e il miglioramento complessivo della quailità della vita nei diversi periodi di età.

Riabilitazione le disfunzione del pavimento pelvico coinvolge  varie patologie come:  

  • Disturbi vescica e difficoltà alla minzione
  • Prolasso genitale (utero,vagina,vescica)
  • Sindromi dolorose del pavimento pelvico
  • Vulvodinia
  • Dispareunia
  • Gravidanza e post-parto
  • Pre e post interventi chirurgici
  • Coccigiodinia
  • Dissinergia addominale pelvica
  • Incontinenza urinaria , anale

L’ultimi studi di illustrare molti aspetti dell’attività del pavimento pelvico la cui muscolatura tramite elettromiografia, ecografia, risonanza magnetica, istologia, istochimica e ricerche molecolari hanno dimostrato che il pavimento pelvico non ha solo impegnato per la funziona uro-genico-rettale ma anche ha un ruolo fondamentale per la statica e dinamica pelvica e del suo pavimento e anche tratto lombare e stazione eretta e in totale per la postura.

Disfunzionamento e mal funzionamento di questa struttura ha effetti gravi  sulle varie aspetti della vita del paziente. L’impatto sulla qualità di vita dei sintomi è soggettivo e personale, e per questo estermamemte variabile da individuo a individuo alcuni effetti sono:

  • Alterazione delle emozioni: presenza di sensazioni di imbarazzo e frustazione, dovute alle perdeite involontarie urinarie e/o fecali. Atteggiamento depressivo o depressione frequentamente correlati alla sindrome del dolore pelvico cronico
  • Diminuzione dell’attenzione (riferita dai pazienti con sindrome del dolore pelvico cronico o dai pazienti che sono disturbati nel sonno dai sintomi)
  • Limitazioni nella vita sociale
  • alterazione dell’immagine di sé e della propria autostima , con riduzione di questa  
  • alterazioni della relazione di coppia e della vita familiare, soprattuto in presenza di disfunzioni sessuali, in particolare con diminuzione o rinuncia ai rapporti
  • isolamento sociale, con rinuncia alla partecipazione a situazioni che possono rendere manifesto il sintomo
  • limitazioni nelle attività quotidiane in ambiente domiciliare, lavorativo ed extra domiciliare in generale (permanere fuori casa per molte ore con la necessità di una toilette da ragiungere in tempi rapidi, sollevare e trasporttare i pesi come per esempio fare la spesa )
  • Limitazioni nell’attività fisica (non praticare sport, non praticare sport preferito,non poter passeggiare o non poter farlo per lunghi tratti, non utilizzare mezzi pubblici ecc. Per perdite involontarie , soprattuto di urina o per senso di ingombro vaginale sintomo tipico del prolasso uro-genitale)
  • stanchezza fisica (dovuta ad interruzioni del sonno per mingere frequentamente, sintomo presente in pazienti con vescicola iperattiva)

La fisioterapia è importante gestione di prima linea per mal funziona del pavimento pelvico; molti pazienti desiderano evitare la chirurgia invasiva procedure se possibile, più la fisioterapia può fornire una soluzione di trattamento più economica per il servizio sanitario nazionale. la forma più frequente di fisioterapia  è Riabilitazione del muscolo del pavimento pelvico (PFMT) . Anche se una varietà di studi randomizzati e controllati documentati gli effetti positivi del PMFT intensivo , ha anche stato suggerito che la motivazione del paziente e l’impegno svolgere un ruolo importante nel garantirne l’efficacia.

ANATOMIA DEL PAVIMENTO PELVICO

   Una struttura muscolo-connettivale organizzate in modo cranio-caudale in tre livello:

1-livello profondo (connettivale) : fascia endopelvica:  Ricopre come un unico foglietto gli organi pelvici e il muscolo elevatore del’ano.

2-livello intermedio (muscolare) – organizzato su due livelli: A) livello profondo costituito dal diaframma pelvico coinvolge : Il muscolo elevatore dell’ano formato dai muscoli puborettali, pubovaginali pubococcigei e iliococcigei che costituiscono le porzioni laterali e posteriori del pavimento pelvico. Questi fasci hanno origine al livello dei rami del pube per trovare inserzione al livello del corpo perineale. Anteriormente a questo, circondando il retto (muscolo puborettale) e la vagina (muscolo pubovaginale), ne descrivono i rispettivi iati. Pertanto durante la contrazione dell’elevatore dell’ano provocherà la chiusura di queste aperture e l’aumento del tono del diaframma pelvico che fornirà quindi un piano rigido di supporto per i visceri della pelvi.

 Muscoli ischio-coccigei sono una coppia di muscoli pari e simmetrici, ciascuno costituito da un sottile fascio triangolare il cui apice origina dal legamento sacrospinoso e dalla spina ischiatica e la cui base trova inserzione sul margine laterale del coccige. Localizzati posteriormente all’elevatore dell’ano, chiudono parte del grande forame ischiatico e costituiscono un rinforzo aggiuntivo alla porzione posteriore del pavimento pelvico.

  1. B) Muscolare superficiale – il muscolo longitudinale dell’ano è costituito dall’affrontarsi di fibre muscolari provenienti dal livello sovrastante (muscoli puborettali e pubococcicei) e sottostante (muscolo sfintere esterno dell’ano). È bene ricordare che tale muscolo non è parte integrante della parete del retto, che presenta una propria tonaca muscolare longitudinale, e che non trova inserzione nel retto, tanto che è possibile individuare un piano di clivaggio tra le due strutture.

3) Livello superficiale (muscolo-connettivale) – in cui troviamo in senso antero-posteriore il diaframma urogenitale, il corpo perineale, il muscolo sfintere esterno dell’ano e il corpo anococcigeo.

– Infine troviamo il caso unico del muscolo puborettale, che non rientra in questa stratificazione poiché con il suo decorso peculiare attraversa il livello intermedio e quello superficiale

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